Lezioni di Storia | La distruzione di Rapolla nel racconto dello pseudo Iamsilla
La distruzione della città di Rapolla, avvenuta agli inizi del 1255, è narrata nella Historia dello pseudo Iamsilla, una fonte di grande rilievo per la ricostruzione degli avvenimenti che interessarono l’Italia meridionale dalla morte di Federico II fino alla caduta della dinastia sveva.
L’autore riferisce che la città fu conquistata da Galvano Lancia, zio di Manfredi di Svevia, dopo essere stata condotta a una condizione estrema di desolazione.
Al termine della lezione è prevista una visita guidata alla cattedrale S. Maria Assunta di Rapolla a cura di Mirko Vagnoni.
Rapolla – Credit Archivio APT Basilicata
L’evento, organizzato in collaborazione con il Comune di Rapolla e la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, fa parte di Fantastico Medioevo, un progetto culturale promosso dalla Presidenza della Giunta regionale di Basilicata e coordinato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, con la direzione scientifica del prof. Fulvio Delle Donne, finanziato con risorse del Fondo Unico Nazionale Turismo (FUNT) e del Programma Operativo Complementare Basilicata (POC), realizzato in collaborazione con Apt Basilicata, Lucana Film Commission, Regione Normandia.
Docente a contratto presso l’Università della Basilicata
Abilitato come professore di seconda fascia (FLMR-01/A), si occupa principalmente di produzione medico-scientifica, retorica e tradizione storiografica dell’Italia meridionale nei secoli XIII e XV. Tra le sue opere principali figurano le edizioni critiche del VI libro dell’Epistolario di Pier della Vigna (2014), del De Euboicis aquis di Pietro da Eboli (Edizione nazionale dei testi mediolatini d’Italia, 2019), opera dedicata alle proprietà curative delle acque termali dei Campi Flegrei, e del Tractatus de balneis Senensibus, Pisanis, Lucanis, Viterbiensibus, Romanis et Neapolitanis di Francesco Casini da Siena (Edizione nazionale dei testi mediolatini d’Italia, 2025).
Mirko Vagnoni
Ricercatore
Mirko Vagnoni si è laureato all’Università di Siena (2004) e addottorato all’Università di Firenze (2008); è stato poi borsista post-doc presso l’Istituto storico germanico di Roma (2009), l’Università di Monaco di Baviera (2010), il Medieval Institute dell’University of Notre Dame (2012), l’Università di Kassel (2013) e il Notarial Archives di La Valetta (2014-2015); dal 2016 al 2021 è stato Ricercatore Senior presso la cattedra di Storia dell’Arte medievale dell’Université de Fribourg. Nel 2020 ha ricevuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca italiano l’abilitazione a Professore di II fascia in Storia dell’Arte medievale e nell’anno accademico 2021/2022 ha insegnato Storia dell’Arte
medievale come professore a contratto presso l’Università di Sassari. Dal 2023 lavora al progetto PNRR Tech4You 4.1.2 dell’Università della Basilicata per la valorizzazione del patrimonio artistico medievale della regione e dall’anno accademico 2025/2026 insegna Istituzioni di storia dell’arte come professore a contratto presso quella stessa Università. I suoi principali argomenti di ricerca sono le raffigurazioni dei re del regno di Sicilia in età normanna, sveva, angioina e aragonese dal punto di vista sia iconografico che funzionale. Su tale argomento ha scritto numerosi saggi e quattro monografie. A questo filone di studi si è aggiunto negli ultimi anni anche quello dell’arte lucana con un’attenzione rivolta soprattutto verso gli aspetti della committenza e del rapporto con i principali centri di produzione del Regno di Sicilia, quali la Palermo normanna, la Puglia sveva e la Napoli angioina. Su questi argomenti ha in corso di stampa alcuni articoli.
Docente a contratto presso l’Università della Basilicata
Abilitato come professore di seconda fascia (FLMR-01/A), si occupa principalmente di produzione medico-scientifica, retorica e tradizione storiografica dell’Italia meridionale nei secoli XIII e XV. Tra le sue opere principali figurano le edizioni critiche del VI libro dell’Epistolario di Pier della Vigna (2014), del De Euboicis aquis di Pietro da Eboli (Edizione nazionale dei testi mediolatini d’Italia, 2019), opera dedicata alle proprietà curative delle acque termali dei Campi Flegrei, e del Tractatus de balneis Senensibus, Pisanis, Lucanis, Viterbiensibus, Romanis et Neapolitanis di Francesco Casini da Siena (Edizione nazionale dei testi mediolatini d’Italia, 2025).
Mirko Vagnoni si è laureato all’Università di Siena (2004) e addottorato all’Università di Firenze (2008); è stato poi borsista post-doc presso l’Istituto storico germanico di Roma (2009), l’Università di Monaco di Baviera (2010), il Medieval Institute dell’University of Notre Dame (2012), l’Università di Kassel (2013) e il Notarial Archives di La Valetta (2014-2015); dal 2016 al 2021 è stato Ricercatore Senior presso la cattedra di Storia dell’Arte medievale dell’Université de Fribourg. Nel 2020 ha ricevuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca italiano l’abilitazione a Professore di II fascia in Storia dell’Arte medievale e nell’anno accademico 2021/2022 ha insegnato Storia dell’Arte
medievale come professore a contratto presso l’Università di Sassari. Dal 2023 lavora al progetto PNRR Tech4You 4.1.2 dell’Università della Basilicata per la valorizzazione del patrimonio artistico medievale della regione e dall’anno accademico 2025/2026 insegna Istituzioni di storia dell’arte come professore a contratto presso quella stessa Università. I suoi principali argomenti di ricerca sono le raffigurazioni dei re del regno di Sicilia in età normanna, sveva, angioina e aragonese dal punto di vista sia iconografico che funzionale. Su tale argomento ha scritto numerosi saggi e quattro monografie. A questo filone di studi si è aggiunto negli ultimi anni anche quello dell’arte lucana con un’attenzione rivolta soprattutto verso gli aspetti della committenza e del rapporto con i principali centri di produzione del Regno di Sicilia, quali la Palermo normanna, la Puglia sveva e la Napoli angioina. Su questi argomenti ha in corso di stampa alcuni articoli.